Graphics Films Ediz Italiana E Inglese

The first retrospective monograph on filmmaker, artist and graphic designer Mike Mills Graphics Films is the first retrospective monograph on one of the hardest-working men in contemporary creative culture. For more than 15 years, Mike Mills' works in the fields of design and film have determined the visual landscape of our times. Graphics Films is a painstakingly produced document of Mills' career to date, including many never-before-seen examples of his works in graphic design, installation, publications and film projects. Past projects by Mills include music videos for Air ("Sexy Boy"), Blonde Redhead ("Top Ranking"), Yoko Ono ("Walking on Thin Ice") and Bran Van 3000 ("Afrodiziak") and album cover designs for the Beastie Boys (the Root Down EP), Sonic Youth (Washing Machine), Air (Moon Safari and Kelly Watch the Stars) and others. He has designed graphics and textiles for Marc Jacobs and created the identity for X-Girl Clothing, and has exhibited his unique graphic installations worldwide, with solo shows at Andrea Rosen Gallery in New York and Colette in Paris, among others. In 1996 Mills cofounded The Directors Bureau, a multidisciplinary production company, with Roman Coppola. Since then, he has directed an impressive slew of music videos and films including The Architecture of Reassurance (2000) and Paperboys (2001), both of which were official selections at the Sundance Film Festival. In 2004 he completed his first feature film, Thumbsucker (starring Keanu Reeves and Tilda Swinton), and he is currently at work on his second.

One of the most eclectic, celebrated and influential figures of the second half of the twentieth century, Andy Warhol is an emblem of American culture of the sixties and seventies. The Andy Warhol Show sheds light not only on the revolutionary role that Warhol played in art but also his influence on graphic design, communication and fashion. Introduced by the editors Gianni Mercurio and Daniela Morera, the exhibition catalogue includes new essays by Bruno Bischofberger, Victor Bokris, Ronald Feldman, Glenn 'O Brien and a critical essay by Demetrio Paparoni. The main nucleus of works reproduced in this striking catalogue is impressive: in addition to the 200 paintings which span his entire career, the book showcases a rich collection of photographs, graphic works and drawings, including Warhol's early illustrations for fashion magazines. The fundamental themes of the Warhol aesthetic can be seen here in some of their most representative examples: the beauty-success-power myth (portraits of Marilyn, Liz Taylor, Elvis Presley, Jaqueline Kennedy, Mao); consumerism (Campbell's Soup, Brillo Box, Dollar Sign); advertising, serial repetition of an image, the tragic symbols of catastrophe and death (Suicide, Electric Chair); portraits of artists, dealers, friends such as Leo Castelli, Keith Haring, Dennis Hopper; the passage through abstract art (Camouflage, Shadows); collaborations with Jean-Michel Basquiat and Francesco Clemente; and The Last Supper, Warhol's final series of works.

Enrico Corte (1963) vive e lavora a New York e Roma. Adotta fin dal suo esordio un ruolo antinomico rispetto alle modalità abituali del fare arte, scegliendo di mostrare &"ciò che non si vuol vedere&", il lato oscuro della creatività che spesso confina col suo opposto, ossia con l&'autodistruzione. Corte si colloca lontano sia dal gusto tipicamente italiano per la &"leggerezza&" sia dalla ricerca dello scandalo a tutti i costi, trovando invece inedite forme di bellezza plastica, fatali fascinazioni di fronte all&'Ignoto. Capovolgendo le regole stabilite del mercato dell&'arte, che vorrebbero l&'artista specializzato in un singolo &"segno&" riconoscibile nel tempo, Corte è intervenuto direttamente nel sociale tramite una moltiplicazione di stili, tecniche e soluzioni estetiche sufficienti per attrarre l&'attenzione del suo pubblico e condurlo nei territori del turbamento e vertigine. I temi del pieno e del vuoto, e dell&'equilibrio delle forme - tipici dell&'arte scultorea classica - subiscono nuove metamorfosi e divengono metafore tragicomiche di un malessere sociale. In questa monografia su Corte, un saggio critico di Gianluca Marziani analizza una selezione di opere secondo un&'ottica &"spettrospettiva&" che annulla i concetti tradizionali di Evoluzione e Maturità. Attraverso questa interpretazione, il lavoro di Corte si colloca in una dimensione neurale, imitando lo sviluppo labirintico che regola il macrocosmo dei più oscuri ed inquietanti processi cerebrali.

E il catalogo della mostra Off scene. Wim e Donata Wenders (Firenze, Museo Salvatore Ferragamo, Palazzo Spini Feroni, 26 giugno - 30 settembre 2004). Levento si propone di celebrare il punto dincontro tra arte, cinema e moda. E la prima antologica sull'opera artistica di Wim Wenders. Con più di 300 immagini scattate da Wenders insieme alla moglie Donata, lesposizione rappresenta un vero e proprio diario che ripercorre la fervida ed eclettica esperienza artistica del regista tedesco. Il catalogo contiene lopera fotografica e i testi di Wim e Donata Wenders ed è corredato da una biografia/filmografia aggiornata. La fotografia mi ha offerto un linguaggio per esprimere quello che ho dentro. Donata fotografa in bianco e nero e quasi esclusivamente persone, mentre io uso solo il colore e preferisco i luoghi, quindi non ci intralciamo e di certo non entriamo mai in competizione. Guardo il suo lavoro con assoluta ammirazione, specialmente se siamo stati nello stesso posto assieme Quando mi trovo ad osservare un ambiente che mi piace molto, quando mi sento vicino alle persone che ho davanti allobiettivo e quando cè la luce giusta, ogni volta sento che è un vero miracolo. Wim Wenders Testi in italiano e in inglese / Italian and english text.