La Leggenda Di Robert Johnson

Robert Johnson è considerato uno dei più grandi artisti blues di tutti i tempi. Tra i suoi brani più famosi ci sono “I Believe I Dust My Broom” e “Sweet Home Chicago”, quest’ultimo uno dei capisaldi della musica blues. Secondo la leggenda, Johnson acquisì il suo straordinario talento musicale siglando un patto con il diavolo. Morì all’età di 27 anni per sospetto avvelenamento, sebbene la verità sulla sua morte resti tutt’oggi un mistero irrisolto... “La Leggenda di Robert Johnson” racchiude l’intera opera del famoso bluesman nelle versioni originali scritte da Johnson.

Narrativa - romanzo (334 pagine) - Se non fosse l’uomo a proporre al Diavolo la sua anima in cambio di fama, successo e denaro, ma fosse Satana a invaghirsi dell’anima di un mortale, cosa accadrebbe? Me and the Devil trae spunto dalla leggenda che aleggia attorno alla figura di uno dei padri del blues, Robert Johnson, divenuto improvvisamente celebre nella prima metà degli anni Trenta. Il grande chitarrista amava raccontare ai suoi colleghi musicisti di aver ottenuto il dono di suonare così mirabilmente la sua fedele sei corde, grazie a un patto stretto con il Maligno. Il romanzo si ispira a questa macabra storia, per porre un interrogativo diverso: se non fosse l’uomo a proporre al Diavolo la sua anima in cambio di fama, successo e denaro, ma fosse Satana a invaghirsi dell’anima di un mortale, cosa accadrebbe? La trama si svolge fra il Mississippi della fine degli anni ‘30 e le assolate spiagge della California della metà degli anni ‘80. I protagonisti sono quattro musicisti rock di Van Nuys, sobborgo industriale di Los Angeles, alle prese con la difficile e tortuosa ricerca del successo, con il fantasma di Robert Johnson e con Satana in carne e corna. Il carismatico leader della band, un italo americano dalle belle speranze infrante, coinvolgerà, suo malgrado, i suoi compagni di avventure, sbornie e divertimento, in una giostra infernale dove lecito e illecito, bene e male, sesso e amore, si confonderanno in un turbinio di soldi, successo, fama e vizio. La vita dei quattro cavalieri del rock, divenuti improvvisamente idoli dello show business, sarà distrutta e ricostruita dall’oscuro signore che manovra le menti, i pensieri e i cuori dei membri della band... Maria Elena Cristiano nasce a Roma, dove ancora risiede. Laureata in Medicina, è direttrice di un'agenzia di servizi letterari, il Babylon Café. Ha all'attivo due romanzi: L'isola delle bambole (Europa Edizioni, febbraio 2016) e Immortali (Kimerik, gennaio 2012).

This is a comprehensive sourcebook on the world's most famous vampire, with more than 700 citations of domestic and international Dracula films, television programs, documentaries, adult features, animated works, and video games, as well as nearly a thousand comic books and stage adaptations. While they vary in length, significance, quality, genre, moral character, country, and format, each of the cited works adopts some form of Bram Stoker's original creation, and Dracula himself, or a recognizable vampiric semblance of Dracula, appears in each. The book includes contributions from Dacre Stoker, David J. Skal, Laura Helen Marks, Dodd Alley, Mitch Frye, Ian Holt, Robert Eighteen-Bisang, and J. Gordon Melton.

A leading travel writer guides readers on a sumptuous journey through time and flavor to understand how and why wine transformed Italy . . . “It’s not often that a wine writer can engross and enthrall you with the history of a culture where wine merely plays its part along with many other players. Marc Millon does this absorbingly and impressively, telling the intriguing, exasperating, but ultimately optimistic story of Italy and its wines.” —OZ CLARKE, author of The History of Wine in 100 Bottles The world is enamored with Italy: its culture, art, food, and fashion, its beautiful landscapes, and famous cities—and, of course, its wine. From the ancient Greeks to the Medici, and from fascism to feminism, Italy has always been entwined with wine. Through the millennia, it has been a celebratory libation at great events, given solace in times of despair, and fortified warriors before battle. Whether Possessioni Rosso, still made by descendants of Dante; Barolo “Lazzarito,” from a wine estate founded by the son of Italy’s first king; or Terre Rosse di Giabbascio, pressed from grapes grown on ex-Mafia land, the peninsula’s wines provide an intoxicating insight into the ideas, events, and personalities that shaped Italian history. If history can sometimes be throat-achingly dry, writer and wine expert Marc Millon serves up a delightfully fresh take on Italy’s past, present, and future, best enjoyed with a glass in hand.

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